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mercoledì 15 febbraio 2017

Duecento anni di Duprè. Siena e la Contrada dell’Onda celebrano lo scultore

Il 2017 sarà, per Siena, l’anno di Giovanni Duprè. La Contrada capitana dell’Onda, dove l’artista nacque il 1° marzo 1817, ha deciso, infatti, di festeggiarne i duecento anni dalla nascita con una serie di eventi, promossi in collaborazione con il Comune di Siena.
Le celebrazioni si apriranno il 4 marzo con un pomeriggio di studi nella Cripta della Chiesa di San Giuseppe, al quale interverranno Ettore Spalletti, massimo esperto dell’artista, e Carlo Sisi, relatore di un approfondimento dal titolo «Il dibattito in Accademia - La cultura artistica del Duprè».
All’incontro saranno presenti anche Silvestra Bietoletti, la quale traccerà una mappa delle opere senesi dello scultore ondaiolo, e Bruno Santi, già soprintendente delle Belle arti a Siena, che parlerà del Duprè fiorentino e delle sue sculture per la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Mentre a fare gli onori di casa saranno il priore della Contrada, Massimo Castagnini, e Simonetta Losi, presidente dell’associazione «Policarpo Bandini».
Tra le altre iniziative in programma ci sono, inoltre, una mostra di Amalia Ciardi Duprè, realizzata in collaborazione con l’omonima fondazione , e un concorso di scultura che coinvolgerà gli studenti del liceo artistico «Duccio di Buoninsegna di Siena».
In occasione delle celebrazioni per i duecento anni di Giovanni Duprè, sarà anche possibile visitare il «MOnd», nuovo museo della Contrada ondaiola -ubicato nella cripta della chiesa di San Giuseppe, a pochi passi da piazza del Campo- che conserva la gipsoteca dell’artista toscano e le opere dei suoi discendenti.
Nato a Siena il 1° marzo 1817, al numero 10 della via che oggi porta il suo nome e che gli venne dedicata quando era ancora in vita, Giovanni Duprè si trasferì giovanissimo a Firenze, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti per, poi, iniziare la sua carriera di scultore. A rileggere i suoi «Ricordi autobiografici» ne emerge il ritratto di un personaggio schivo, «modernista saldo come insegnante e maestro», amico di Gioachino Rossini e Tommaseo, ma soprattutto artista scomodo, comunque da discutere, osannato o misconosciuto a seconda delle occasioni o degli schieramenti di parte.
La sua carriera fu improntata allo stile naturalistico; mentre l’opera che gli dette la fama è l’«Abele morente», realizzata nel 1842 e oggi conservata nell’Ermitage di San Pietroburgo.
Le sue sculture sono sparse in varie città d’Europa, da Roma a Torino, da Firenze all’antica capitale degli Zar. La sua fama, che lo portò addirittura a vedersi dedicare una locomotiva in servizio fra Empoli e Siena, gli valse nella sua città l’appellativo di «lustro e decoro dell’arte e del Rione».

Informazioni utili
www.contradacapitanadellonda.com/giovanni-dupre/

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