ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

lunedì 14 luglio 2014

Premio internazionale «Sergio Amidei», Gorizia punta i riflettori su Mazzacurati e la Grande Guerra

Sarà dedicata Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nord-est italiano, la trentatreesima edizione del premio internazionale «Sergio Amidei»,in programma dal 18 al 24 luglio a Gorizia per iniziativa di varie realtà attive sul territorio friulano, a cominciare dall’Amministrazione comunale e dall’Università degli Studi di Udine, che hanno ottenuto, tra l’altro, il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e il contributo economico della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, l'artista veneto verrà omaggiato nelle sette giornate di programmazione della rassegna, che vede alla direzione organizzativa Giuseppe Longo e al coordinamento artistico Mariapia Comand, attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri.
La retrospettiva -dalla quale non mancheranno lavori di sceneggiatura come «Marrakech Express» (venerdì 18 luglio, ore 16.16) e «Domani accadrà» (venerdì 18 luglio, ore 14.00)– offrirà un punto di vista privilegiato sull’opera di Carlo Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo della scrittura cinematografica, il cuore dell’attività di promozione e divulgazione portata avanti dal premio goriziano in oltre tre decenni di attività.
Tra i film in agenda, che animeranno gli spazi della Sala 2 del Kinemax Gorizia o del parco di villa Coronini Cronberg, si segnalano «Un’altra vita» (sabato 19 luglio, ore 10.15), «Il toro» (domenica 20 luglio, ore 14), «Vesna va veloce» (domenica 20 luglio, ore 10.15), i ritratti dedicati a Mario Rigoni Stern (mercoledì 23 luglio, ore 10.15) e a Andrea Zanzotto (mercoledì 23 luglio, ore 10.15), oltre all’ultima gioiosa opera del regista, uscita postuma nei cinema italiani, «La sedie della felicità» (sabato 19 luglio, ore 21). Anima della retrospettiva dedicata a Carlo Mazzacurati, che è eccezionalmente patrocinata dall’autorevole associazione «100 autori» e dall’Agis Tre Venezie, sarà la tavola rotonda «Avventure di frontiera» (sabato 19 luglio, ore 18.30), incentrata sulla sceneggiatura del regista veneto, che vedrà la presenza di numerosi scrittori che hanno collaborato con lui, da Enzo Monteleone, con il quale condivise gli esordi, a Doriana Leondeff, sceneggiatrice di fiducia dell’ultimo decennio, passando per Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e Marco Pettenello, tra gli autori del film «La sedie della felicità».
Grande spazio nella rassegna goriziana avrà, poi, la sezione «La Grande Guerra - L'occhio del cinema», dedicata al primo conflitto bellico nel centenario del suo inizio, grazie alla quale verranno trattati, attraverso tavole rotonde e retrospettive, argomenti quali la memoria storica, i destini individuali e collettivi degli uomini, la forza di denuncia della scrittura cinematografica.
Il premio goriziano offrirà così l’occasione per rivedere film importanti, alcuni noti, altri meno come «Maudite soit la guerre», girato in Belgio nel 1914 da Alfred Machin, che viene considerato il primo lungometraggio pacifista della storia del grande schermo e che verrà presentato al pubblico in tecnologia digitale e nella versione appena restaurata, con accompagnamento musicale dal vivo, come avveniva nei primi decenni del Novecento, grazie alla collaborazione del gruppo Demodè (domenica 20 luglio, ore 18.30). Altra pellicola in cartellone, oggetto di un recente intervento di restauro, è «J’accuse!» (Francia, 1938), raro film di Abel Gance che, per l’occasione, esce dagli archivi della Gaumont (sabato 19 luglio, ore 14). Spazio, poi, all’indimenticabile «Orizzonti di gloria» (Paths of Glory, USA, 1957) di Stanley Kubrick nell’edizione digitale restaurata dalla Park Circus (domenica 20 luglio, ore 16.15), a «Uomini contro» (Italia/ Jugoslavia, 1971) di Francesco Rosi (lunedì 21 luglio, ore 10.15), e a molti altri lavori ancora, tutti lucidi, struggenti e duri racconti di una tra le più drammatiche pagine della storia moderna.
I film saranno introdotti da brevi filmati o documentari su Gorizia e sugli altri teatri di guerra della regione, documenti visivi d’archivio (reperiti dalla Cineteca del Friuli) che con la forza straordinaria delle immagini, ricordano la ‘vicinanza’ della guerra volendo ribadire il valore della pace.
La sezione dedicata alla riflessione sulla prima guerra mondiale sarà, poi, arricchita da una tavola rotonda intitolata «In trincea e sul fronte: il cinema contro la guerra» (domenica 20 luglio, ore 18.30), che vedrà la presenza che vedrà la presenza di Luca Mazzei, docente all’Università di Roma Tor Vergata, e di Alessandro Faccioli, insegnante all’ateneo di Padova.
Ci sarà ovviamente la sezione dedicata alla miglior sceneggiatura cinematografica, asse portante di tutte le edizioni del premio, che prevede la proiezione di sette pellicole tra i titoli europei usciti nelle sale nell'ultima stagione, la cui selezione è stata effettuata dai registi Ettore Scola e Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni e Massimo Gaudioso, dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico.
A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l’originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo saranno i film «Blue Jasmine» (regia, soggetto, sceneggiatura di Woody Allen), «In grazia di Dio» (regia di Edoardo Winspeare), «Il capitale umano» (regia di Paolo Virzì), «La Mafia uccide solo d’estate» (regia di Pif - Pierfrancesco Diliberto), «Locke» (regia, soggetto, sceneggiatura di Steven Knight), «Smetto quando voglio» (regia di Sidney Sibilia) e «Still Life» (regia, soggetto, sceneggiatura di Uberto Pasolini).
Un altro premio che verrà assegnato dal «Sergio Amidei» nella settimana di eventi goriziani è quello per la cultura cinematografica, che andrà alla trasmissione radiofonica di Radio3, «Hollywood Party», che proprio nel 2014 festeggia i suoi primi vent’anni di vita.
La rassegna prevede, inoltre, una rassegna con proiezioni dedicate ai più piccoli e una sezione dedicata all’horror politico italiano degli anni Sessanta e Settanta,con opere come «Il demonio» (Italia/Francia, 1963) di Brunello Rondi, «Un tranquillo posto di campagna» (Italia/Francia, 1968) di Elio Petri, «Hanno cambiato faccia» (Italia, 1971) di Corrado Farina e «La corta notte delle bambole di vetro» (Germania/Italia/Jugoslavia, 1971) di Aldo Lado, solo per citarne alcuni.
Il premio Amidei proporrà, poi, un focus sul cinema indipendente, interamente incentrato sull'horror indie italiano: durante tre «notti nere» (20-22 luglio) saranno mostrati i lungometraggi più significativi degli ultimi anni firmati da nomi di spicco del panorama, tra i quali Domiziano Cristopharo o Ivan Zuccon. Un cartellone, dunque, ricco quello della rassegna goriziana, che come consuetudine permetterà di riflettere e divertirsi davanti al grande schermo, di incontrare protagonisti del cinema italiano, di rivedere film famosi, di scoprire qualche vecchia pellicola in bianco e nero mai vista o qualche giovane talento del cinema indipendente.

Didascalie delle immagini
[Fig. 1] Ritratto di Carlo Mazzacurati; [fig. 2] Un frame del film  «La sedia della felicità» di Carlo Mazzacurati; [fig. 3] Un frame del film «Maudite soit la guerre» di Alfred Machin; [fig. 4] Un frame del film «J’accuse!» di Abel Gance; [fig. 5] Un frame del film «La mafia uccide solo d’estate» di Pif

Informazioni utili
Premio internazionale «Sergio Amidei». Gorizia, sedi varie. Sito internet: www.amidei.com. Dal 18 al 24 luglio 2013

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