ISSN 1974-4455 (codice International Standard Serial Number attribuito il 7 marzo 2008) | Info: foglidarte@gmail.com

venerdì 9 maggio 2014

I tesori del Portogallo in mostra a Torino

Ci sono uno splendido altare trecentesco della Natività in lamina d’argento dorato e legno parzialmente dipinto, proveniente dal Museu de Alberto Sampaio a Guimarães, e un cofano seicentesco in cristallo di rocca e metalli preziosi, donato dall’arcivescovo dell’indiana Goa al convento degli agostiniani di Lisbona intorno al 1610, tra le oltre centoventi opere che compongono il percorso espositivo della mostra «Tesori del Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco», attualmente allestita a Palazzo Madama di Torino, nella Sala del Senato.
Attraverso pregevoli dipinti, sculture, manoscritti miniati, oreficerie, disegni e trattati provenienti da musei, chiese e raccolte private portoghesi, la rassegna racconta come e con quali occhi pittori, scultori, orafi, ricamatori e scenografi hanno guardato al vocabolario architettonico per creare oggetti i cui valori estetici e decorativi richiamano alla mente immagini di altri mondi e danno corpo a sogni e illusioni.
Sette le sezioni che compongono il percorso espositivo, concepito dal Museu nacional de Arte Antiga di Lisbona, autore della lunga ricerca che ha condotto alla realizzazione della mostra, come un viaggio alla scoperta della civiltà figurativa di una regione europea, il Portogallo appunto, che, attraverso le sue esplorazioni e la sua vasta rete commerciale, ha fatto da ponte con le culture del nord Africa, delle Americhe e dell’Asia.
L’allestimento, progettato da N4 Studio di Torino, si rivela alquanto insolito e coraggioso: scrigni preziosi, ostensori e reliquari sembrano galleggiare nel vuoto, racchiusi all'interno di teche trasparenti in plexiglass, montate su un’impalcatura in tubi metallici da cantiere nelle tonalità oro e bordeaux, come quelli che si usano in edilizia per i ponteggi.
L’uso di materiali leggeri e flessibili a ricreare la struttura spaziale della rassegna contribuisce a valorizzare i pezzi esposti, veri e propri tesori in miniatura fatti di metallo, oro, argento, avorio e pietre preziose che rendono concreta la parola «meraviglia». Ecco così guizzanti pinnacoli, volute, nicchie traforate o abitate da minuscole statue a comporre reliquari e ostensori che sembrano piccole cattedrali come quello cinquecentesco proveniente dal Museu Nacional de Machado de Castro a Coimbra, che campeggia sul materiale promozionale della mostra torinese.
Tra i manufatti esposti colpiscono l’attenzione anche un Crocifisso con calvario della fine del XVII secolo, fabbricato in avorio e con il Cristo incastonato di rubini a simulare le gocce di sangue dal costato, un tabernacolo della fine del Quattrocento, con il dipinto di un «Ecce homo» sulla porta, e una curiosa Madonna-Buddha, dettaglio di una scultura sacra con una Vergine che riproduce la posizione del dio indiano nell’ultimo stadio, prima del raggiungimento del Nirvana.
Non mancano lungo il percorso espositivo testi che hanno fornito il quadro teorico per la formazione degli architetti, con trattati che vanno dall'età classica fino alla fine del Cinquecento: da Vitruvio a Leon Battista Alberti, da Andrea Palladio e Francisco de Hollanda. Ci sono poi in mostra anche le visioni immaginarie di Giovanni Paolo Pannini e i progetti contemporanei di Siza Vieira per Milano e di Carrilho de Graça per Benevento.
L'esposizione è il primo capitolo di una collaborazione tra Torino e Lisbona. Dal 17 maggio, la capitale portoghese ospiterà, infatti, negli spazi del Museu Nacional de Arte Antiga la rassegna «I Savoia. Re e mecenati. Torino 1730-1750», con settanta pezzi provenienti dalla Galleria Sabauda, da Palazzo Madama e dal altre realtà museali del Piemonte che raccontano il profilo alto della produzione artistica cittadina nel periodo in cui Filippo Juvarra proietta la cultura di Torino nell’orizzonte della modernità europea.
Due città e due mostre, dunque, unite insieme per un progetto che guarda al futuro: in un momento di difficile congiuntura economica come l’attuale sono, infatti, importanti, se non indispensabili, politiche culturali sostenibili, basate sulla sinergia e sullo scambio di opere e conoscenze.

Didascalie delle immagini 
[Fig. 1] Ostensorio, 1527. Argento dorato. Coimbra, Museu Nacional de Machado de Castro; [fig. 2] Cofano, Venezia, circa 1600. In cristallo di rocca, legno dipinto, argento dorato e rame argentato. Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga; [fig. 3] António de Hollanda, «Santa Chiara. Libro d’Ore detto di Don Manuel», Portogallo, 1517-1551. Tempera e oro su pergamena. Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga

Informazioni utili  
«Tesori del Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco». Palazzo Madama - Museo civico d’arte antica, piazza Castello – Torino. Orari: martedì-sabato, ore 10.00-18.00; domenica, ore 10.00-19.00, chiuso il lunedì (la biglietteria chiude un’ora prima). Ingresso: intero € 12,00, ridotto € 10,00, gratuito per ragazzi minori di 18 anni. Informazioni: tel. 011.4433501. Sito web: www.palazzomadamatorino.it. Fino al 28 settembre 2014.

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